Da Cosenza a Zagabria con Yamaha TW 125 cc 4T (solo via terra).....
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ho continuato sulla SS 16. Da Ancona a Pesaro è stato molto tranquillo, poi è iniziato un traffico pesante con flusso continuo fino a Ravenna, e ho dovuto correre un po' di piu (intorno agli 80-85 km/h).
per fortuna si passa all'esterno dei centri maggiori (Rimini ecc)....interessante, ma non particolarmente emozionante fino a Ravenna.
Molti tratti di SS16 erano solo per moto da 175cc in poi e quindi io dovevo uscire, fare pezzi di strada pietosa e poi rientrare....Nel complesso ottimo per i tanti distributori e stazioni di servizio presenti. Da Ravenna il paeseggio è cambiato, sulla SS309 spettacolare il delta del Po, poi Chioggia, la strada molto molto pulita, asfalto nuovo, traffico limitato, la moto non ha avuto un rumore, un sussulto, una incertezza, ha sempre spinto senza mai farmi preoccupare.
Ormai tornare indietro era impossibile...sono lontano da casa, sono lontano da amici, se mi succede qualcosa qui non so che fare, la mia paura ed unica speranza è che la moto non si fermi....e lei non mi ha tradito! Cerco di trattarla con tutto il rispetto che riesco.
....solo in questa tratta i motociclisti hanno iniziato a salutarmi, dall'emilia romagna in poi... quando me ne sono accorto ho iniziato a rispondere e infine a salutare per primo....qualcosa era cambiato rispetto l'inizio del viaggio... io che non avevo mai viaggiato non sapevo cosa fosse.
Spesso capitava che stormi di uccelli passassero a bassissima quota in planata con il rischio di sbattere contro il mio casco....mi dovevo abbassare!!
Arrivo a Venezia quando inizia a tramontare...e qui qualche problema con la viabilità, non riuscivo ad uscire dall'agglomerato di mestre-marghera-venzezia, le strade erano spostate per lavori temporanei e mi ri-mandavano sempre in autostrada. Dopo aver girato in tondo per 40 Km, sono sbucato presso l'aereoporto e da li finalmente sono andato a jesolo e infine cavallino.
Ormai la mia ombra sull'asfalto era lunga con il sole alle spalle, non volevo viaggiare la sera. Avevo solo una cosa che mi continuava a tenere al sicuro: la mia moto continuava ad andare come se fosse appena partita, nonostante avessimo fatto 400km e oltre 1200 dal giorno della partenza!
Tra paludi ed acquitrini al tramonto, montagne di zanzare e mosconi addosso...sono arrivato a jesolo e da li a cavallino...e infine al campeggio.
Il tempo di montare la tenda e farmi la doccia ed era gia scesa la sera, quindi ho preparato gli spaghettini al sugo (unico pasto della giornata) e poi sigaretta e grappino di prugne....un po' di musica e mi sono messo a guardare il bel cielo stellato, alla luce della mia torcia a gas....
Ciao Michele, sarei
Collegamento permanente Submitted by Roberto Basso on 13 Novembre 2024.