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Come primo argomento ho deciso di prendere proprio più pregiudizievole per noi motociclisti, l’ABS. Si tratta di un sistema che evita il bloccaggio delle ruote in fase di frenata e tengo a ribadire che è un sistema che entra in funzione solo nei momenti di frenata improvvisa o nel caso in cui le condizioni della strada sono molto scivolose.
Il sistema è composto, oltre che ai soliti componenti dell’impianto frenante, da una centralina-attuatore e dei sensori di velocità posti sulle ruote (le cosiddette ruote foniche). Se nel malaugurato momento avessimo pinzato i freni con una forza tale da bloccare le ruote tipico nel caso di frenata da ostacolo improvviso o da fondo scivoloso, la centralina attraverso i sensori sulle ruote si accorge del bloccaggio della ruota e diminuisce la pressione alle pinze permettendo alla ruota di riacquistare velocità ridando poi piena pressione appena lo pneumatico ha ripreso aderenza. Questo effetto ha 3 benefici:
il primo è che possiamo tentare di evitare l’ostacolo in quanto le ruote non sono bloccate
il secondo è che diminuisce lo spazio necessario a fermarsi rispetto alle ruote bloccate
il terzo, e forse il più importate è che non si rischia di finire a terra.
Proviamo ad analizzare per un attimo le varie fasi di frenata di un motociclo senza abs:
1 - Stiamo procedendo a velocità costante tranquilli per la nostra strada, avremo una distribuzioni dei pesi tra anteriore e posteriore intorno al 50% (dipende ovviamente dalla moto, se abbiamo la nostra “zavorrina” con noi ecc.)
2 – Ostacolo improvviso, frenata da panico. Cosa succede? Nell’istante in cui iniziamo a frenare tutto il peso si sposta sull’anteriore e il posteriore inizia a scaricarsi. L’attrito tra lo pneumatico e l’asfalto fa in modo che quando tiriamo la leva iniziamo a decelerare. Ma l’attrito è proporzionale al peso che ci sta sopra, per cui più peso ci sta sopra al pneumatico e tanto più abbiamo capacità frenante. Per verificare quanto detto prendete una gomma per cancellare, appoggiatela su un foglio e iniziate a fregarci contro, farete molta più fatica se premerete con forza. Quanto appena detto dimostra che nel momento in cui iniziamo a frenare dovremo pinzare sia l’anteriore che il posteriore in modo uguale mentre negli istanti successivi, proprio in virtù del trasferimento del carico dal posteriore all’anteriore dovremo strizzare di più il freno di avanti e man mano iniziare a rilasciare i freno di dietro se vogliamo evitare di bloccare la ruota posteriore. Questa sarebbe la procedura corretta, ma nelle frenate da panico questo spesso non succede perché si tende a tirare i freni, soprattutto quello anteriore con tutta la forza che si ha. Il pneumatico anteriore avendo solo il 50% del carico non riesce a frenare tanto quanto noi volevamo e tenderà a bloccarsi.
3 – Ruota davanti bloccata, cosa si fa? Si continua a tenere pinzato e si va a terra. Oppure si rilascia il freno anteriore cercando di recuperare aderenza. Ma nell’istante in cui rilasciamo il freno ricordiamo che il peso sta confluendo sull’anteriore per cui ipoteticamente è il momento giusto per tirare i freni ma stiamo rilasciando per poter recuperare aderenza. Capite che tutte queste manovre fanno perdere spazio e tempo preziosi per fermarsi, inoltre la nostra mente sta pensando a recuperare la moto per evitare di cadere mentre dovrebbe essere occupata a cercare di evitare l’ostacolo e trovare una via d’uscita, per cui spazi di arresto sicuramente superiori con maggiore probabilità di impatto.
Capite meglio di me l’importanza di un dispositivo che si prenda in carico tutte queste fasi e lascia la nostra mente libera di trovare la via di fuga, perché ricordiamo, ci si fa meno male in un incidente non avvenuto rispetto a uno avvenuto.
Dopo averne tessuto le lodi veniamo ai punti critici del sistema, al bar mi è spesso successo di sentire che l’abs allunga le frenate al limite, cosa vera e dimostrata, ma ricordo a tutti che il sistema entra in funzione solo quando si supera il limite di aderenza della ruota, cioè quando è avvenuto un evento eccezionale che ci ha fatto perdere la testa o quando le condizioni di aderenza sono scarse. Per cui si possono fare migliaia di chilometri come a noi piace senza che l’abs entri in funzione ma quando entra in funzione magari riusciamo a evitare una caduta.
Altra voce sentita di qua o di la è che tutti i sistemi elettronici diminuiscono il piacere di guida. Niente di più sbagliato, io se mi sento più sicuro mi diverto di più, a chi piace rischiare la vita per andare a prendere un gelato al mare? Ricordo le stesse voci sull’obbligo dell’uso del casco, che tolgono la sensazione dell’aria sulla faccia ecc.
Altra voce non del tutto infondata, anzi fondata, riguarda l’uso della moto sullo sterrato. In questi casi l’abs aumenta enormemente gli spazi di arresto, questo succede perché nel fuoristrada le ruote a ogni piccolo sobbalzo dal terreno tendono a bloccarsi e la centralina tenderà a rilasciare il freno. Per cui nel fuoristrada spinto se si ha a disposizione il comando disattivare sempre l’abs, altrimenti, in rete ci sono siti interi che spiegano come eludere l’abs manovra da utilizzare comunque in casi eccezionali.
ciao, sono andrea
Collegamento permanente Submitted by andreap81 on 10 Dicembre 2024.