Viaggio in moto. Puglia, dal Salento al Gargano tra terra e mare

Itinerario motociclistico di km 962, 5 giorni/4 notti

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>> Domenica 16 Giugno:
Gargano/Vieste/Peschici/Torino di Sangro – km 190
Il nostro ultimo giorno di viaggio si concluderà con un programma breve ma affascinante che ci permetterà di continuare la guida sulle splendide strade di questo fantastico promontorio, concedendo le nostre attenzioni alla sua parte settentrionale ed alla zona dei laghi di Lesina. Il Parco Naturale del Gargano offre agli occhi del visitatore una varietà di habitat differenti e biodiversità da lasciare senza fiato. Il motivo risale alla conformazione morfologica dello "sperone d'Italia" e alla sua storia. Quando cominciarono ad emergere gli Appennini il Gargano non c'era ancora, o meglio era solo un'isola, separata dal continente. Solo più tardi il promontorio si sarebbe congiunto alla terra ferma formando l'inconfondibile forma da cui il soprannome. Prima di congedare il gruppo andremo a far tappa presso le di SL&A srl via Iside , 10 - 00184 Roma - Italia tel. (+39) 06 4741230 - fax (+39) 06 47823753 info@unaltracosatravel.it www.talentiitaliani.it “Cantine Mucci” in Abruzzo, affermati produttori di vini di qualità con una tradizione centenaria alle spalle, dove gli amici Elisa e Maurizio ci ospiteranno in azienda per una visita degli impianti e la solita, per noi ormai abituati a tanta ospitalità, sorprendente degustazione accompagnata da prodotti tipici della zona.
 
 
>> Principali luoghi:
Consorzio vini produttori Manduria. L’avventura del Consorzio, ha inizio nel 1928 quando, un ristretto gruppo di “illuminati” vignaioli rilevando un vecchio stabilimento, creò la “Federazione Vini”, un’associazione di produttori che quattro anni più tardi, nel 1932 ufficializzerà la sua forma giuridica di cooperativa con l’istituzione del “Consorzio Produttori Vini e Mosti rossi superiori da taglio per la zona di Manduria”.
Il Consorzio Produttori Vini dispone oggi di 900 ettari di vigna, più della metà ancora allevata con il tradizionale sistema ad alberello e difende strenuamente il lavoro di 400 piccoli artigiani del vino. Ma come ogni grande vino che si rispetti anche il Primitivo di Manduria doc aveva bisogno di essere raccontato, vissuto, celebrato, in sostanza di una identità precisa, inequivocabile ed è su questo punto
che il Consorzio ha investito risorse ed energie facendone la sua arma vincente. Ciò ha portato all’allestimento, nell’ala più antica e nelle ipogee cisterne della cantina di un ricco Museo di rilevanza etnografica e documentaria riguardo il millenario rapporto tra le genti di Manduria e l’arte di far vino, inoltre dal 2003 ad editare una rivista “Alceo salentino” che trattando in maniera variegata ed
innovativa di temi di cultura enoica e territorio ha saputo ben presto conquistare i favori di un vasto pubblico.
 

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