Aula stracolma e domande a raffica. Il protagonista? L'ABS, il sistema di controllo della frenata che BMW ha per prima installato su una moto di serie, nel 1988. Una piattaforma fondamentale per lo sviluppo dell'elettronica al servizio della sicurezza.
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300 ragazzi assiepati nell'aula magna del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Padova per sentire parlare di ABS sono un ottimo indicatore dell'interesse che la moto e la tecnologia motociclistica stimolano nei giovani. Tenuto dal professor Vittore Cossalter, Ordinario di Meccanica Applicata presso il Politecnico patavino, il seminario non ha potuto prescindere dalla presenza di BMW Motorrad, prima Casa al mondo a montare l'ABS su una moto di serie, la K100 del 1988, e di Bosch, partner tecnico dell'Elica biancoblu nella ricerca e nei processi produttivi; aziende leader che hanno anche offerto agli studenti più interessati la possibilità di inviare i curricula per un possibile, futuro inserimento lavorativo nelle loro realtà industriali. Molto interessante lo sviluppo del tema della sicurezza che, partendo dall'ABS, un autentico punto di svolta, ha seguito l'evoluzione della ricerca e delle successive applicazioni che proprio su quel sistema si sono innescate. Una piattaforma che ha permesso nel tempo di introdurre sulle due ruote l'ASC, il sitema di controllo anti-slittamento, il Race ABS, con tarature adeguate all'uso agonistico, il DTC, controllo dinamico della trazione, e persino il sistema di faro adattivo ALC che, sfruttando i dati relativi al grado di inclinazione, di beccheggio e rollio della moto, permette al fascio luminoso della nuova K 1600 di illuminare perfettamente la strada in qualsiasi condizione di marcia. Tutti sviluppi propedeutici al prossimo “Dynamic Dumping Control” (DDC), il sistema che corregge in tempo reale il setting delle sospensioni per far sì che la moto abbia un comportamento neutro in fase di accelerazione, frenata e in curva. A tutto vantaggio di una guida sempre più efficace, divertente e, soprattutto, sicura.
Ciao Michele, sarei
Collegamento permanente Submitted by Roberto Basso on 13 Novembre 2024.