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"Tratto dal sito www.australiatwin.it"
Due mesi da quando ho scritto l'ultima volta... non male come 'assenza', tuttavia spero di esser giustificato. Ho scritto tanto nel corso del mio viaggio e mi rendo conto di aver fissato, ancor più che con le fotografie, i pensieri e soprattutto le emozioni, sensazioni che il viaggio mi ha regalato. Quantificarle sarebbe come contare le gocce del mare! È stato come guidare sull'arcobaleno: ogni metro, ogni passo, aveva sfumature diverse e non ho mai avuto la sensazione di aver vissuto due momenti uguali. Ho attraversato Paesi, visto genti, conosciuto costumi nuovi ed affacinanti. Be', non proprio tutti, ma anche in Italia ci sono cose che non mi piacciono. Ora che ho capito dove sono, e che dovrò starmene buonino per qualche mesetto, ho realizzato diverse cose. I giorni in moto mi sembrano lontani, ma non appena giro la chiave ed il polso (anche solo per andare a fare la spesa) mi tornano alla mente i deserti iraniani e le montagne nepalesi... o le spiagge vietnamite! Quando mi chiedono dei miei viaggi, racconto come si trattasse di esperize vissute tanto tempo fa, eppure si tratta di poche settimane. Che sia tornato alla 'normalità'? Che non sia più tanto 'spostato'? Non credo... Dopo aver lottato per la realizzazione del mio sogno (in primis: partire), ho trascorso i mesi di viaggio come se fossi sospeso, lontano da tutto e dalla mia 'vecchia' quotidianità. Ed è stata l'esperienza più meravigliosa della mia vita.
Nel corso di questo cammino ho capito che non sarei più tornato indietro. Nel senso: non mi sarei più potuto accontentare di una vita banale e monotona. Ho realizzato tante cose: da quel che voglio per me a cosa voglio fare nel futuro prossimo. Certo, di interrogativi ne ho ancora parecchi ed altrettanti mi aspettano. Ma mi preoccupano molto meno di prima. Il viaggio è stato anche un'avventura dentro di me ed il risultato non era per nulla scontato. Avendo vissuto a poco a poco, giorno per giorno, i cambiamenti interiori, quasi non mi accorgo di cosa sia effettivamente successo, ma se guardo trasversalmente e cerco di ricordare com'ero un anno fa... penso che ripartirei anche a piedi!
Questo diario (http://www.australiatwin.it/
C'ho messo qualche giorno a realizzare il tutto, ma adesso sto bene. Ho capito dove sono, ma quel che sto facendo è ancora una sorpresa continua. Perché in tanti parlano dell'Australia? Perché in tanti vengono qui a cercare fortuna ed una nuova vita? Non sono nella mente di altri, quindi posso raccontare quel che ho visto sinora e cercare di fare un quadro della situazione. Il primo impatto, appena arrivati, è di un mondo cordiale, dove la gente sorride e dice sempre: "Please..." e "Thank you!" Cose basilari, ma non sempre scontate, almeno per quel che ho visto da noi. Non voglio fare il tipo che lascia il proprio Paese ed inizia a parlarne male, tuttavia una mia amica mi ha fatto leggere un'indagine di La Repubblica (http://www.repubblica.it/scienze/2012/05/23/news/felicit_australiani-35776662/?ref=HREC2-3) che riporta esattamente quel che intendo. Ci fosse un po' più di sicurezza nel mercato del lavoro, più prospettive per i giovani e una sana dose in più di senso civico e... l'Italia sarebbe senz'altro il posto più bello del mondo dove vivere.
In tanti, italiani qui in loco, abbiamo parlato in questi termini e siamo tutti d'accordo con questo. Ed è un vero peccato che, da Italiani, dobbiamo constatare il marcio della politica, con gli sprechi ed il totale disinteresse verso le giovani generazioni che comporta. Con le meraviglie artistiche e paesaggistiche che abbiamo... per non parlare della cucina... potremmo vivere di solo turismo e dettare noi i nuovi standard di vita, esemplari per gli altri Paesi.
Ma così non è, purtroppo questo dice la realtà dei fatti. E allora, come non meravigliarsi quando arrivi in Australia e vedi strade perfette, prati senza una cartaccia ed operatori (anche statali) che sorridono e salutano?
Da quando sono qui ho sentito suonare il clacson cinque volte e nessuno ha mai cercato di saltare una sola fila che ho fatto. Non ci sono auto parcheggiate sui posti riservati ai disabili (io ho una foto in cui un'auto della Polizia lo faceva, dinanzi ad un centro commerciale che ho gestito), i limiti i velocità sono molto più rispettati e chi prende una multa ammette di aver sbagliato. Inoltre: se mandi una e-mail ad un ufficio statale ti rispondono massimo dopo due giorni e (sorpresa anche per me) la gente ringrazia l'autista dell'autobus quando scende!
Sono tutti molto rilassati e non ci sono problemi per attaccare bottone e parlare, per strada, anche con un perfetto sconosciuto. Certo, non tutto è oro quel che luccica: anche qua ci sono furti, incidenti e gente che fa a botte per strada, magari dopo aver alzato il gomito un po' troppo. E qui, è sport nazionale, prima del cricket... E proprio ieri un autista scortese ha cercato di togliere il buonumore a me ed al mio amico, sebbene senza riuscirci.
Tuttavia si sta bene, il senso di benessere generale è diffuso e tutti vanno in giro sorridenti e rilassati. Complici le paghe altissime e, se proprio uno non ha voglia di lavorare (e gli abitanti di Perth sono abbastanza pigri) ci pensano i sussidi statali a tirarti fuori dai guai. È letteralmente impossibile restare senza lavoro ed anche un lavapiatti può guadagnare 24$... ovviamente mi riferisco alla paga oraria!
In definitiva, se si ha voglia di fare qua si viene premiati in base alle proprie capacità e dedizione, mentre il posto fisso non esiste e tutti i contratti vengono rinnovati (o meno) con frequenza. Per quanto mi riguarda, qua ci sto troppo bene, complici le amicizie che ho incontrato e che mi hanno fatto letteralmente esplodere il sole dentro. Tantissimi ragazzi di ogni nazionalità si spostano, lavorando, lungo le rotte di questa grandissima isola e conoscere gente è quantomai facile. I locali sono abituati ad alti standard, ma non si accorgono di sperperare gran parte delle loro ricchezze in beni quali case enormi, auto enormi e telefonini costosissimi.
Quanto alle auto posso capirli, viste le distanze incredibili che dividono i vari centri cittadini, ma per il resto... chi, come me, fa una vita rilassata e si contenta di un telefonino scassato, la compagnia di una meravigliosa motocicletta e di vivere in tenda, non ha problemi a pareggiare i conti anche con pochi giorni di lavoro settimanali. E vivere l'inverno in maglietta e pantaloncini, non ha prezzo! Considerando che qui è praticamente come se fosse dicembre e dieci giorni fa ho fatto il bagno nell'oceano... be', non posso proprio lamentarmi!
Resta ancora tanto da scoprire in questa terra sconfinata, ma le premesse sono più che buone! Inoltre, sto proseguendo con la stesura del libro e, come potete vedere dal tavolo (foto su(www.australiatwin.it) di lavoro, promette decisamente bene! Ah ah ah! Comunque scrivere mi sta piacendo e mi diverte, sebbene le cose da dire siano tante e voglia mettere in luce molti più particolari di quanto fatto sinora nelle pagine del diario. Il titolo sarà l'ultima cosa a venire, si accettano suggerimenti! Spero di non metterci troppo tempo, vi terrò aggiornati!
Sebbene sia in questo continente imperfetto, ma per certi versi un po' meno quadrato della cara e vecchia Europa, le recenti notizie del sisma nell'Emilia mi hanno scosso e turbato, rendendo questo due giugno alquanto insensato da celebrare (considerando lo sperpero di denaro pubblico che dovrebbe servire a chi ne ha davvero bisogno). Pensieri cupi e tristi che mi fanno riflettere.
Parlando d'altro: ho conosciuto i molisani e gli abruzzesi dell'Abruzzo & Molise Sporting Club, persone squisite e disponibilissime. Rappresentano una generazione intera di miei corregionali (quando ancora le due regioni erano unite) che decise, tanto tempo fa, di lasciare il proprio amato Paese in cerca di un futuro migliore. Io non conosco il mio futuro, ma sto facendo dei programmi. Qua si sta bene, ma non credo di aver trovato il Paradiso Terrestre: per ora mi fa piacere trascorrere il tempo concessomi dal visto in questa terra piena di speranze ed opportunità, senso civico e distanze incredibili. Ma non è il posto dove voglio trascorrere il resto della mia vita. Ormai c'ho preso gusto a viaggiare, scoprire e conoscere, anzi: più ne vedo, più ne voglio vedere! Sono diventato avido di fotografie ed itinerari, preparandomi a nuovi viaggi e nuove mete. Il mondo è ancora troppo grande e c'è tanto che voglio vedere. E non mancherò di condividere le mie impressioni e le mie foto, come (e meglio di) fatto finora! Come dicono da queste party: stay tuned!