Alla scoperta del Varesotto

Un viaggio perfetto per i motociclisti con partenza e arrivo a Varese, che Stendhal definì la Versailles di Milano, per scoprire la 'provincia giardino' del Varesotto. Senza trascurare l’incantevole Luino, sul Lago Maggiore, tipica cittadina della riviera

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Varese fu definita la "Versailles di Milano", tempestata com'era di palazzi antichi e residenze, frutto dell'impegno edilizio che aveva contrassegnato i due secoli precedenti. Il paesaggio sommesso e armonioso era delimitato dalla mole magnifica del Palazzo Estense. Si erano già allora concretizzate le condizioni che avrebbero tramutato la città in una località di villeggiatura amatissima dall'aristocrazia e dalla borghesia milanese e lombarda. Noto come la "provincia giardino", l'intero Varesotto ha ancora adesso uno spiccato stampo residenziale, grazie anche al clima mite e regolare. Il nostro viaggio comincia proprio da Varese, bella, attuale e fine, adagiata sul pendio che scende dal monte Campo dei Fiori e dal Sacro Monte e sfuma fino al lago omonimo. Interessante può essere visitare l'osservatorio astronomico"G. V. Schiaparelli" e la

Basilica di San Vittore (sec. XVI-XVII), il campanile detto "del Bernascone" è uno dei più incantevoli della Lombardia. Prima di ripartire, vale la pena di fare una breve visita al Sacro Monte che è distante 8 chilometri, il cui itinerario annovera 14 cappelle abbellite di affreschi e statue di terracotta, e Monte dei Fiori (1226 metri), che accoglie una fantastica zona di villeggiatura con vista panoramica sui monti tra il lago di Varese e la Valcuvia. 14 chilometri ci dividono da Castelseprio, seconda tappa del nostro viaggio, che è posto in una posizione ingegnosa su uno dei più rilevanti, già in età romana, assi viari prealpini, che nel medioevo diventò un pilastro del sistema difensivo padano, fino a quando Ottone Visconti la distrusse nel 1287. Una visita è d'obbligo ai resti del castro longobardo. Arrivati poi a Somma Lombardo, passando prima da Carnago, Solbiate Arno, Jerago con Orago e Besnate, visitiamo il bellissimo castello Visconteo ristrutturato nel XV secolo; molto interessante oltre al fossato e alle torri è il cortile in cui si conservano una serie di lapidi, di cippi e aree romane recuperate nell'area.

Dopo Sesto Calende arriviamo ad Angera, dove possiamo visitare la fantastica rocca in posizione dominante il lago, bisogna inoltre visitare ad ogni costo, il museo della Bambola che conserva rari esemplari settecenteschi di bambole; sono circa 2 secoli di bambole quelle raccolte nelle 12 stanze della Rocca Borromeo. Dopo aver passato i territori di Porto Valtravaglia e di Germignaga, camminando lungo il Lago Maggiore eccoci arrivati a Luino, collocata poco distante dal comune italo-svizzero, sui dolci declivi delle Prealpi che circondano il Lago Maggiore, nell'entroterra di un ampio golfo, là dove le acque del fiume Tresa congiungono il Ceresio al Verbano. La città ha origini remote essendo stata "castrum" romano con il nome di "Luvinum", ed è la tipica città della riviera di un lago mediterraneo sia per il clima e la morfologia del territorio che la circonda sia per il verde dei giardini e dei parchi. Luino ha dato i natali, nel 1913, a due scrittori che hanno ottenuto un posto di rilievo nella letteratura italiana, Vittorio Sereni e Piero Chiara.

Prima di ripartire, assaporiamo la cucina tipica del luogo, con specialità tipo il lavarello carpionato. La ricetta è molto antica, questa preparazione, infatti, serviva per conservare il pesce (agone e coregone) che si pescava in abbondanza nei mesi caldi nel lago Maggiore, quando naturalmente i pescatori non lo salavano o affumicavano. Arrivati al lago di Lugano, lo si tocca appena fino a Porto Ceresio (fonte e sito consigliato http://www.slowbikerclub.it), zona di villeggiatura e di transito, transitando da Cremenaga, Ponte Tresa, Lavena Ponte Tresa e Brusimpiano. Qui vale la pena di fare una fermata per visitare villa Cicogna Mozzoni, del sec. XVI, con un grazioso porticato abbellito di affreschi della scuola dei Campi. Arcisate è l'ultima tappa, prima ripartire per Varese attraverso una piacevole fascia collinare. Qui una veloce visita alle sue chiese, permette di gustare contemporaneamente il fascino di questo caratteristico centro lombardo.