Il museo della “femina agabbadora”
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E’ il museo del territorio. Non a caso, prendendo in prestito il prefisso della regione (Gallura) e il suffisso del paese che lo ospita (Luras), si chiama “Galluras”.
Si tratta della tipica abitazione gallurese con oltre 5.000 reperti datati dalla fine del 1400 alla prima metà del 1900. Il pezzo più antico e pregiato di questo paradiso dell’etnologia è senza dubbio il martello della “Femina Agabbadòra”, unico esemplare riconosciuto al Mondo,il più antico strumento per la pratica dell’eutanasia. Un palazzetto a tre piani di fine 1700, una casa modesta, con il classico granito a vista e nulla che lo faccia distinguere da tanti edifici di questa Gallura dove anche la pietra ha una sua storia. Aldilà di questi muri di granito, i materiali e gli oggetti che arredano lo strepitoso museo hanno una particolarità. Sono animati. Forma e sostanza, atto e potenza di tutto ciò che si è mosso, che è stato tra i pastori, gli agricoltori, gli artigiani, le famiglie di questo lembo di terra. I tentativi di catalogare, descrivere, etichettare questo piccolo tesoro sono del tutto vani. Per capire bisogna respirare, guardare, ascoltare.
Primo museo etnografico in Gallura, la regione a nord-est della Sardegna, e' impostato sulla fedelissima ricostruzione degli ambienti tipici della civiltà gallurese: viticoltura/vinificazione, agricoltura/pastorizia, cortile interno, tessitura, lavorazione del sughero e ambiente domestico con sala da pranzo, cucina e camera da letto.
Gli ambienti sono stati ricostruiti rispettando la struttura e l'equilibrio delle vecchie case galluresi, con una cura ed una attenzione ai particolari che li rende vivi, vissuti. Una fedeltà ricostruttiva che ha stupito, a volte commosso quei visitatori più anziani che quegli ambienti avevano vissuto e conosciuto davvero, reperti che significano lavori, azioni, parole, emozioni.
E’ situato sulla via principale del paese in una struttura abitativa tipica dell’Alta Gallura, con caratteristica facciata in granito a vista e solai in legno, perfettamente restaurata.
Il museo è sorto grazie alla grande e disinteressata passione di Pier Giacomo Pala il quale ne cura l'impostazione e la direzione.
Via Nazionale 35/a 07025 - Luras (OT) - Sardegna
Telefono (+39) 368 33 76 321
PIER GIACOMO PALA
ciao, sono andrea
Collegamento permanente Submitted by andreap81 on 10 Dicembre 2024.