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8000 Km in tre settimane, ma questa ultima ne ho viste delle belle per non perdere il ritmo.
In un primo momento la moto si è messa a fare altri scherzi e nell’altra la pioggia, proprio lì dove la superficie della strada era pessima.
Risultato: mota e fango da tutte le parti.
Mota e fango sono la stessa cosa? Ok, allora c’era mota e mota da tutte le parti. Anzi no, fango e fango da tutte le parti.
La partenza da Trujillo la settimana scorsa è stata lenta e con seri dubbi sullo stato dell’impianto elettrico. Il voltmetro continuava a segnare i 25V anche dopo aver cambiato il regolatore per cui in Chachapoyas ho fatto un ulteriore test di entrambi ed ho notato che il regolatore erogava bene mentre il voltmetro della Koso montato sulla moto dava fori di testa nei primi 2 minuti. Poi tutto tornava come prima.
Risolto e dimenticato il problema alla batteria mi sono scervellato per trovare l’ordine dei due rumori anomali che provengono dalla catena o dal pignone o dalla corona o dalla ruota posteriore.
Il primo rumore è un netto colpo che si produce più rapidamente in base alla velocità acquisita e che si ripete sempre con la stessa frequenza. A moto ferma, in folle, con cavalletto centrale riesco a sentire il suono anche se guro la ruota a mano ma, anche sdraiandomi sotto al motore o mettendo l’orecchio sul forcellone non riesco ad identificare l’origine del problema.
Ho pensato fosse uno dei tre cuscinetti a sfera della ruota, ma quando ho sfilato tutto erano tutti intatti. Quello che però ho notato è che la l’asse di aggancio della ruota posteriore che normalmente si sfila con niente, era completamente incastrata ed ho dovuto usare un martello per tirarla fuori (che non è la soluzione migliore lo so).
Ho pulito il dotto di ingresso dell’asse e c’era solo un po’ di fango. Ho fatto girare la ruota senza catena ed il rumore sparisce. Quando però ho la cetena su, il rumore ritorna ma non riesco a capire cosa sia il problema.
L’unica cosa che si nota è un’usura precoce e profonda dei denti della corona e del pignone, nonostante abbia mantenuto velocità basse quasi sempre ed abbia ingrassato e pulito la catena. Il rumore si strofinio (il secondo rumore anomalo= si presenta specialmente in prima, in salita, a bassi regimi ed assomiglia proprio ad uno strusciamento di metallo.
La tensione della catena era sempre tenuta sott’occhio, ma forse visto il carico di stress dovuto al peso ed alle pendenze vedrò di allentarla un po’ di più altrimenti non si spiega perchè il pignone e la corona sono così deteriorati.
Ho avuto dei problemi di carburazione in Chachapoyas che poi sono sparito il giorno dopo e dei problemi di erogazione da Trujillo, solo in quinta, a bassi regimi. Sembra quasi che la moto carburi solo quando spalanco.
La ultima cosa anomala che davvero ha dell’incredibile è questa: se apro la gamba sinistra verso l’esterno la moto improvvisamente scarbura. La cosa accade anche se arriva una folata di vento fortissima tipo quelle patagoniche. Questa cosa, davvero, non la capisco. Ho fatto delle riprove, più e più volte e in condizioni normali a velocità costante, su asfalto in piana posso andare felice e beato poi apro la gamba sinistra di scatto e la moto scarbura. La richiudo ed ecco che carbura, la riapro e richiudo varie volte e la moto funziona ad intermittenza.
L’unica cosa che potrebbe generare questa stranezza è il tubicino di sfiato di “nonsochecosa” (ci sono 3 fottuti tubicini che escono sotto al motore, di lato al cavalletto centrale. uno ha il tappo ed è lo spurgo della cassa del filtro dell’aria e gli altri due non so cosa sono. bene quello più lungo se lo tappo con il dito il motore si spegne. una volta in Bolivia in un guado il tubo aveva toccato il filo dell’acqua e la moto mi era rimasta piantata dentro l’acqua. trovato il problema ho fissato il tubicino dietro al porta pacchi della GIVI al lato della mia gamba sinistra e chissà quando la apro verso l’estero faccio arrivare tutta l’aria dentro e svalvolo la carburazione).
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